Matrimoni, chi è e cosa fa il "Covid manager"

Matrimoni, chi è e cosa fa il "Covid manager"

19/05/2021

Dovrà verificare il rispetto del protocollo da parte degli ospiti e dei lavoratori della struttura, evitando assembramenti e verificando che le mascherine siano sempre indossate quando previsto
Dal 15 giugno ripartono i matrimoni. Feste e banchetti "conseguenti alle cerimonie civili o religiose" avranno però regole ben precise. Oltre al "green pass" (gli invitati dovranno esibire un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti, il certificato di avvenuta guarigione o di vaccinazione), il decreto approvato dal governo prevede che gli organizzatori di eventi individuino un "Covid manager" che vigili sul rispetto delle norme anti Covid. Una figura professionale che si preannuncia essere non solo fondamentale ma anche molto richiesta. Vediamo di cosa si tratta.

Il "Covid manager" - Il "Covid manager" dovrà "verificare il rispetto del protocollo da parte degli ospiti e dei lavoratori della struttura, evitando assembramenti e verificando che le mascherine siano sempre indossate quando previsto. Dovrà mantenere l'elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni nel caso si dovessero verificare delle positività, in modo da favorire il tracciamento". Inoltre, dovrà essere affiancato da personale di supporto: il rapporto tra addetti al controllo e ospiti non dovrà essere inferiore a 1 ogni 50 ospiti.

Una nuova figura professionale - La figura professionale del "Covid manager" "nasce" nella catena tedesca AO Hostels, prima a proporre un profilo di questo tipo è stata infatti. "Il ruolo di ‘Hygiene Expert' è stato creato con lo scopo di intensificare le misure igienico-sanitarie che, da sempre, hanno un ruolo centrale per AO Hostels. Crediamo sia fondamentale non abbassare mai la guardia quando si tratta di salute e sicurezza", ha spiegato il ceo Oliver Winter.


Le altre regole per i banchetti - Il "Covid manager" supervisionerà l'intero banchetto, per il quale sono previste altre rigide regole: la distanza tra i tavoli di almeno 2 metri, il buffet con "somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per gli ospiti di toccare quanto esposto. La modalità self service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti in monodose". E ancora: "i gruppi musicali dovranno distanziarsi dal pubblico di almeno 3 metri, qualora non provvisti di barriere anti-droplet in prossimità del microfono", mentre i balli in spazi interni "potranno essere organizzati solo in zona bianca. In tal caso dovrà essere garantita all'interno una superficie pro capite pari a 2 metri quadri, potenziando il ricambio d'aria dei locali".