Attacco hacker, Palazzo Chigi: probabile che sia opera di criminali per riscatto

Attacco hacker, Palazzo Chigi: probabile che sia opera di criminali per riscatto

06/02/2023
Non ci sono evidenze che ricolleghino l'azione a uno Stato ostile. Il governo rassicura: "Non sono stati colpiti settori critici per la sicurezza nazionale"

L'attacco hacker che ha colpito aziende e infrastrutture a livello mondiale in Italia non ha avuto tra gli obiettivi "nessuna Istituzione o azienda primaria che opera in settori critici per la sicurezza nazionale".

A chiarirlo è una nota di Palazzo Chigi dopo il vertice sull'accaduto. Secondo l'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e la polizia postale, prosegue la nota, "non sono emerse evidenze che riconducano ad aggressione da parte di un soggetto statale o assimilabile a uno Stato ostile; è invece probabile l'azione di criminali informatici, che richiedono il pagamento di un 'riscatto'".

Tajani: "Adottate le misure necessarie per i siti sensibili"

Dopo l'attacco, il vicepremier Antonio Tajani assicura che "l'Italia ha adottato tutte le misure necessarie per proteggere i siti più sensibili, siamo al lavoro, le istituzioni stanno rafforzando il sistema, anche nelle ambasciate. C'è un'azione forte dello stato per impedire i cyberattacchi.

"Settori sensibili non colpiti

"Sui settori sensibili la nota precisa che "la riunione coordinata dal sottosegretario con la delega alla Cybersecurity Alfredo Mantovano, con l'ingegner Roberto Baldoni e l'ambasciatore Elisabetta Belloni, è servita a verificare che, pur nella gravità dell'accaduto, in Italia nessuna istituzione o azienda primaria che opera in settori critici per la sicurezza nazionale è stata colpita".

"Chi non si è protetto paga gli effetti"

Inoltre, Palazzo Chigi precisa che da febbraio 2021 "l'aggressione informatica era stata individuata dall'Agenzia per la Cybersicurezza nazionale come ipoteticamente possibile" e "l'Agenzia aveva allertato tutti i soggetti sensibili affinché adottassero le necessarie misure di protezione. Taluni hanno tenuto in debita considerazione l'avvertimento, altri no e purtroppo oggi ne pagano le conseguenze". Con un'analogia, Palazzo Chigi chiarisce: "E' come se a febbraio 2021 un virus particolarmente aggressivo avesse iniziato a circolare, le autorità sanitarie avessero sollecitato le persone fragili a un'opportuna prevenzione, e a distanza di tempo siano emersi i danni alla salute" per chi non l'ha fatto.